Comunque, all’inizio, tutti erano contenti a Dukana.
Tutti i nove villaggi danzavano e mangiavano un sacco di mais con le pere snocciolando racconti sotto la luna. Perché il lavoro dei campi era finito e l’igname stava crescendo proprio bene. E perché il vecchio governo cattivo era morto ed era arrivato un nuovo governo, un governo di sozasoldati e polizia.
Tutti dicevano che sarebbe andato tutto bene a Dukana poiché c’era un nuovo governo. Dicevano che kotuma culdicenere non poteva più chiedere altre mazzette alla gente di Dukana. Dicevano che tutti quei poliziotti di Bori che erano abituati a papparsi un sacco di mazzette dalla gente incasinata nei processi, avrebbero finito di pappare. Erano tutti felici poiché da quel momento anche il magistrato del tribunale di Bori avrebbe iniziato a dare giuste sentenze. E la polizia stradale avrebbe fatto il proprio lavoro proprio per bene.
Una donna disse addirittura che il sole avrebbe brillato stupendamente e che la gente non sarebbe più morta, poiché all’ospedale ci sarebbero state medicine e il dottore non ti avrebbe più chiesto dei soldi prima di operarti. Sì, erano tutti felici a Dukana; e tutti cantavano.
(Traduzione di Roberto Piangatelli)